Proprietà della bava di lumaca nell'industria cosmetica
La bava di lumaca è una secrezione prodotta dalle lumache per muoversi e proteggere la loro pelle. Viene spesso utilizzata nell'industria cosmetica per le sue proprietà idratanti, rigeneranti e lenitive. Essa contiene naturalmente acido glicolico, elastina, collagene e altre sostanze pensate per migliorare l'aspetto della pelle, ridurre rughe e cicatrici e stimolare la produzione di collagene. È considerato un efficace idratante e aiuta a migliorare l'elasticità della pelle e a ridurre la comparsa delle rughe.
Studi scientifici e applicazioni della bava di lumaca
La bava di lumaca è oggetto di diversi studi scientifici per comprenderne la funzione e le applicazioni. In particolare, le lumache producono nel loro muco proteine per svolgere diverse funzioni biologiche, come la resistenza ai microrganismi, l'adesione e la lubrificazione.
La mucina di lumaca nella cura della pelle
La ricerca sulla bava di lumaca ha portato a molte applicazioni innovative in vari campi come la chimica, la biologia, la biotecnologia e la biomedicina. Ad esempio, la mucina di lumaca (estratto di bava microfiltrato e purificato) è stata utilizzata in settori quali: prodotti per la cura della pelle, agenti per la guarigione delle ferite, adesivi chirurgici, e ulcere gastriche.
Ricerca in corso e potenziali terapie con la mucina di lumaca
La composizione della mucina di lumaca è complessa ma ben caratterizzata. E’ un prodotto naturale con proprietà uniche che non possono essere replicate con composti di sintesi in laboratorio. Tuttavia, la ricerca sull'esatta composizione e terapia della mucina di lumaca è ancora in corso.
Evidenze scientifiche ed effetti benefici sulla pelle
Uno studio del 2008 condotto dal Centro Alexandroupolis per la chirurgia ricostruttiva in Grecia ha evidenziato l'uso della mucina Helix Aspersa come terapia alternativa naturale, sicura ed efficace per il trattamento delle ustioni aperte a spessore parziale negli adulti. Questo studio pone le basi per ulteriori ricerche sul potenziale terapeutico del muco di lumaca.
Un altro studio clinico condotto nel 2009 ha valutato l'effetto dell'estratto di Helix Aspersa Müller sulla guarigione locale profonda del viso in 27 adulti. Lo studio ha concluso che l'estratto di muco di lumaca potrebbe essere un nuovo trattamento per le lesioni cutanee.
Uno studio pubblicato nel Journal of Cosmetic Dermatology nel 2012 ha valutato l'effetto idratante della bava di lumaca su un gruppo di partecipanti con pelle secca. I risultati hanno mostrato un miglioramento significativo dell'idratazione cutanea dopo l'applicazione della bava di lumaca.
Uno studio controllato randomizzato del 2013 ha esaminato gli effetti dei sieri contenenti il 40% e l'8% di muco di lumaca sulla pelle fotodanneggiata. Lo studio ha mostrato un miglioramento significativo dell'aspetto della pelle, inclusa la riduzione delle rughe, dell'iperpigmentazione e delle macchie solari.
L'International Journal of Cosmetic Science ha pubblicato, nel 2015, uno studio che evidenzia le proprietà rigenerative del muco di lumaca. Questo studio ha mostrato un aumento significativo delle cellule e della migrazione cellulare solo 24 ore dopo l'applicazione della bava di lumaca.
La bava di lumaca è stata, quindi, oggetto di studi per le sue potenziali proprietà cicatrizzanti e si è concluso che può accelerare la guarigione delle ferite cutanee e migliorare l'aspetto delle cicatrici.
Uno studio pubblicato nel 2017 nel Journal of Immunology Research ha evidenziato l'effetto antinfiammatorio della bava di lumaca in un modello di infiammazione cutanea. La bava di lumaca contiene diversi componenti con proprietà antinfiammatorie, come l'allantoina e i peptidi antimicrobici.
Considerazioni sull'uso della bava di lumaca nei cosmetici
Come per qualsiasi prodotto cosmetico è consigliabile fare attenzione alle formulazioni, leggere le recensioni e consultare un dermatologo prima di utilizzare prodotti contenenti bava di lumaca o mucina di lumaca, specialmente se si hanno allergie o sensibilità cutanee.
